Se ne parla al Giureconsulti con imprese, mondo della progettazione e della ricerca coinvolti da Panguaneta
L'attenzione verso l'ambiente e la produzione responsabile è sempre più cruciale per le imprese che investono in materiali, innovazione tecnologica e certificazioni per migliorare la sostenibilità dei propri prodotti e processi produttivi lungo la filiera.
Se ne è parlato al convegno dal titolo “LA SOSTENIBILITÀ D'IMPRESA. Innovazione Ricerca Ambiente Progetto Certificazioni" che si è svolto a Milano inserito nel calendario dei Brera Design Days 2018.
Il dibattito è partito dall’esperienza di Panguaneta, promotrice dell’incontro, che ha visto coinvolti - moderati dal giornalista Sebastiano Barisoni - Nicola di Battista, Direttore rivista l’Architetto; Guido Callegari, Professore Associato di Tecnologia dell'architettura, Politecnico di Torino; Valeria Fazio, Senior Manager di BDO Italia - Sustainable Innovation; Alessandro Leonardi, Amministratore Delegato e co-fondatore di ETIFOR | Valuing Nature, Padova University Spin-off, con i contributi di LEGNOLANDIA, SADEPAN CHIMICA, TECNOFORM e FSC ITALIA.
Panguaneta è un’azienda familiare leader nella produzione di pannelli di compensato di pioppo destinati per l’alto di gamma dei settori - tra gli altri - del design, della nautica e dell’automotive. La mattinata è stata l’occasione per mettere a confronto diverse realtà di una filiera integrata che comprende il mondo della progettazione e della ricerca, oltre alle esperienze concrete delle imprese.
Dagli spunti di riflessione offerti da Nicola di Battista sul futuro della progettazione e sul dovere di pensare a un concetto di sostenibilità che sia trasversale e che passi necessariamente dalla cultura d’impresa, il dibattito si è esteso al mondo della ricerca e delle università grazie all’intervento del professor Guido Callegari (Professore Associato di Tecnologia dell'architettura, Politecnico di Torino). È emersa prima di tutto l’importanza della collaborazione con la ricerca universitaria che si inserisce nel percorso virtuoso che una moderna azienda deve intraprendere nel perseguire l’obiettivo della sostenibilità del proprio business. Esempio concreto di questa collaborazione è il progetto che il Politecnico di Torino ha realizzato con alcuni partner, tra cui Panguaneta, per la realizzazione di un modulo abitativo per cicloturisti/camminatori presentato in anteprima assoluta proprio al convegno.
Dal mondo del progetto e della ricerca si è entrati nel vivo della filiera e dei suoi attori. Caso di eccellenza di collaborazione tra l’impresa ed Enti pubblici è l’esperienza del progetto ECOPAY-Connect Oglio Sud, una partnership pubblico-privata tra il settore della pioppicoltura responsabile certificata FSC® e il Parco Oglio Sud promosso da ETIFOR. Ne ha parlato Alessandro Leonardi (Amministratore Delegato e co-fondatore di ETIFOR | Valuing Nature, Padova University Spin-off) sottolineando come sia possibile per una azienda privata interagire positivamente sulla sostenibilità della “filiera” tramite un progetto di compensazione ambientale e tutela del patrimonio naturale pubblico nel quale le imprese supportano e collaborano con gli Enti pubblici. L'Economia verde e circolare è un nuovo modello produttivo che ha come fine la salvaguardia del capitale naturale.
E proprio di centralità della filiera e di integrazione del concetto di sostenibilità nel modello di business anche alla luce delle opportunità offerte dall’agenda2030 e dall’economia circolare, ha parlato nel suo intervento Valeria Fazio (Senior Manager Presso BDO Italia - Sustainable Innovation). “Le aziende devono essere riconosciute come operatori sostenibili da tutte le parti interessate: questa è la sfida oggi più importante per le imprese italiane. Molte di loro, infatti, hanno già messo in piedi diverse azioni sostenibili ma spesso non sono in grado di 'rappresentarle' al pubblico. Lo sforzo è far sì che sostenibilità sia una vera e propria opportunità da gestire trasversalmente ed in modo integrato nel modello di business delle aziende”.
Tre gli interventi di aziende che hanno voluto condividere il proprio contributo e la propria esperienza per focalizzare l’attenzione su come hanno concretizzato l’approccio alla sostenibilità del proprio business. In particolare, sono intervenuti: Stefano Zoppini di Tecnoform, che ha raccontato come il pannello sia elemento qualificante per il prodotto finito di alta qualità; Marino De Santa di Legnolandia, che ha fatto il punto sul tema delle biocostruzioni e, nello specifico, sugli impieghi del pannello in bioedilizia e parchi divertimento; infine, Stefano Saviola di Sadepan Chimica, che ha raccontato la sua visione nel campo della sostenibilità e come questa trovi concretezza nella quotidianità del lavoro delle imprese italiane, in particolare in quelle della filiera del legno e del pannello che da anni attuano concretamente questi principi cercando di innovare, ridurre gli impatti ambientali e collaborare attivamente con tutti gli attori della filiera per efficientare il processo nella sua totalità.
Si confermano centrali la questione della disclosure, i materiali della filiera e la scarsa riconoscibilità che ha l’impegno profuso dalle aziende in ambito sostenibilità, nel mercato B2B, soprattutto nei confronti degli stakeholder esterni. Una giornata come questa dà l’opportunità di rendere esplicito al pubblico che nella filiera c’è consapevolezza e concretezza di azioni sostenibili nel business e che gli strumenti di certificazione di prodotto e di processi - EPD®, LCA, Bilanci di sostenibilità, catene di custodia come FSC® - sono tutti strumenti utili per dimostrare oggettivamente i risultati e gli sforzi che le aziende fanno.
A Nicoletta Azzi Ad di Panguaneta il compito di chiudere il convegno riportando l’attenzione sugli impegni e gli obiettivi dell’azienda in materia di sostenibilità.
“Stiamo affrontando un percorso di crescita e di rinnovamento volto a migliorare la sostenibilità di Panguaneta e abbiamo lavorato con impegno e dedizione nella prospettiva di crescere sia come organizzazione che in dimensione e posizionamento del nostro marchio a livello internazionale.
Porre al centro del nostro progetto imprenditoriale il tema della sostenibilità ha guidato le scelte di investimento, come ad esempio quella di installare una nuova centrale termica che non solo efficienta il processo, ma guarda avanti in termini anche di riduzione di emissioni di CO2. Ci siamo adoperati per ottenere la certificazione EPD®, che gestisce in modo trasparente la comunicazione ambientale per il nostro prodotto lungo l’intero ciclo di vita. Proprio in questi anni attraversati da profondi cambiamenti sia nella società che nei mercati, crediamo infatti che sia necessario continuare coraggiosamente a investire per l’innovazione e per una produzione responsabile, creando valore per la nostra azienda e per il nostro territorio. Questo percorso di consapevolezza nasce prima di tutto da un grande lavoro fatto all’interno dell’azienda per conoscere il nostro processo e prodotto in termini di aspetti ambientali globali sull’intero ciclo di vita.
Una sfida per il futuro è quella di misurarci con mercati sempre più esigenti e che valorizzano i prodotti che sono accompagnati da certificazioni ambientali evolute come appunto EPD®. Un esempio per tutti è quello del mercato dei materiali da costruzione, che sta chiedendo alle aziende una sempre maggior innovazione e responsabilità nella produzione e nella qualità del prodotto.
Crediamo che solo attraverso il dialogo e il confronto costante con la filiera si possa realizzare una produzione responsabile e sostenibile. Il convegno di oggi è stata una occasione importante che abbiamo fortemente voluto.
Siamo impegnati per il prossimo futuro a sviluppare ulteriori progressi che ci permetteranno di approfondire la conoscenza e migliorare l’essenza della nostra organizzazione nel rispetto della nostra mission. Le azioni che intendiamo percorrere sono: la definizione della Carbon Footprint che definirà il nostro impatto specifico sul bilancio di CO2 a livello globale; migliorare lo stare in azienda tramite politiche di welfare che metteranno sempre più al centro il supporto alle famiglie e alle persone che lavorano per noi e sviluppare il Rapporto di Sostenibilità di Panguaneta per il 2020, che ci permetterà di autovalutarci in modo trasparente ed individuare nuovi spunti di miglioramento.
Si tratta di un grande impegno che ci invita a non camminare da soli, ma a crescere insieme ai nostri partner per costruire il nostro futuro e il mondo che immaginiamo e che ci auguriamo di lasciare ai nostri figli.”