«Il declino dei suoni è un sintomo della perdita di biodiversità, ma non solo. Il suono crea legami tra gli animali nel presente, ne sostiene la vitalità collegandoli in reti comunicative proficue. Un ecosistema silenziato isola gli individui, frammenta le comunità e indebolisce la resilienza ecologica e la creatività dell’evoluzione».
Giovedì 22 e venerdì 23 febbraio 2024 (con una conferenza online di anteprima venerdì 16 febbraio) la Fondazione Benetton Studi Ricerche organizza, nell’auditorium di Palazzo Bomben a Treviso (e in streaming nel canale YouTube della Fondazione), la ventesima edizione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio, a cura di Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton e docente di Architettura del Paesaggio all’Università Iuav di Venezia, e di Simonetta Zanon, responsabile ricerche e progetti sul paesaggio della Fondazione Benetton.
Le Giornate 2024, intitolate Soundscapes. L’esperienza del silenzio e del suono nel paesaggio, saranno dedicate a un argomento che appare fonte promettente di chiavi di lettura innovative e di strumenti originali per affrontare le criticità ambientali più attuali, sulle quali si ritroveranno a riflettere esperti, ricercatori e progettisti provenienti da diversi ambiti disciplinari (biologia, ecologia, geografia, architettura del paesaggio, urbanistica, architettura), ma anche sound artists e compositori, per offrire una visione la più larga e articolata possibile.
Un criterio interdisciplinare di approccio al paesaggio e alle questioni a esso connesse, come il rapporto degli uomini con il loro ambiente di vita e con le altre forme viventi, da sempre alla base del metodo di lavoro, studio e ricerca della Fondazione Benetton Studi Ricerche in quest’ambito.
Le due giornate di giovedì 22 e venerdì 23 febbraio saranno introdotte venerdì 16 febbraio alle ore 17 dalla conferenza online di anteprima Suoni fragili e selvaggi. Ascoltare oltre la superficie di David George Haskell, biologo e scrittore, finalista al Premio Pulitzer per la saggistica generale con il recente volume Suoni fragili e selvaggi. Meraviglie acustiche, evoluzione creativa e crisi sensoriale (Einaudi, 2023).
«Il programma di questa edizione», spiegano i curatori, «propone una riflessione sulla dimensione sonora dei paesaggi, in tutte le sue declinazioni – suono, rumore, musica, voci, silenzi – e a partire dalle diverse prospettive culturali – ecologia, paesaggio, arte dei giardini, architettura, filosofia, pedagogia, letteratura, cinema – attorno alle quali a partire dalla fine degli anni ’60 hanno preso forma i soundscape studies.
Di fronte all’emergenza ambientale che stiamo vivendo e alla sempre crescente pressione del mondo umano su quello non umano, i dispositivi di composizione e di ascolto diventano modi di prestare attenzione agli esseri viventi e offrono strumenti efficaci per riconoscere e misurare gli effetti della crisi climatica sulla biodiversità. D’altro canto, sul versante dell’intervento sui luoghi, teorie e pratiche dimostrano che l’esplorazione dell'ambiente sonoro attraverso installazioni, performance e progetti acustici permette di sviluppare un approccio sensibile che può contribuire in modo significativo a orientare le trasformazioni e la cura del paesaggio e del giardino, oltre che dell’ambito urbano.
Parallelamente, anche la consapevolezza del ruolo del silenzio nell’evoluzione, nel comportamento animale e nell’ecologia, la conservazione di specifici soundascapes, la difesa degli ecosistemi dall’inquinamento acustico e l’incremento della presenza di luoghi di tranquillità nelle zone urbanizzate, sono tutti concetti che, in una prospettiva di futuro sostenibile, non possono più essere ignorati».