LE POLITICHE DEGLI ULTIMI ANNI HANNO INNESCATO UNA SPIRALE NEGATIVA
Roma, 4 giugno 2015 - «I dati diffusi dall'Agenzia delle Entrate riguardo alle compravendite immobiliari del primo trimestre 2015 confermano le difficoltà in cui il comparto si dibatte ormai da quasi due lustri. È vero che il dato negativo rispetto all'anno precedente è influenzato dall'effetto della modifica dell'imposta di registro, che aveva provocato lo slittamento all'inizio del 2014 di transazioni che sarebbero state chiuse a fine 2013, ma la sostanza non cambia: anche se gli indici economico-finanziari segnalano un Paese in uscita dalla recessione, l'economia reale è ancora in palese sofferenza. L'edilizia è certamente il settore che sta pagando il tributo più pesante alla crisi dal punto di vista imprenditoriale e occupazionale».
Questo il commento ai dati sugli immobili diffusi dall'Agenzia delle Entrate dell'ing. Sandro Simoncini, docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l'università La Sapienza di Roma e presidente di Sogeea SpA, azienda specializzata nella regolarizzazione e valorizzazione di patrimoni immobiliari.
«I numeri - prosegue Simoncini - sono ancora più severi per quanto riguarda Roma, realtà in cui il settore immobiliare da sempre riveste un ruolo di fondamentale traino per l'economia cittadina. Nella Capitale il calo delle compravendite è addirittura a due cifre, segno evidente che le politiche economiche e fiscali che sono state promosse in questi anni hanno innescato una poderosa spirale negativa. Per uscirne c'è assoluta necessità di una decisa inversione di rotta: l'acquisto di un immobile deve tornare ad essere visto come un'opportunità e non più come un incubo».