L’eco-mobilità in Italia: luci e ombre per la mobilità condivisa

L’eco-mobilità in Italia: luci e ombre per la mobilità condivisa

Venerdì 12 ottobre, presso la Fondazione Marco Biagi di Modena la presentazione del dodicesimo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane.

Aumenta ancora il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (+0,8%), anche se cresce il numero di veicoli a basso impatto, fatta eccezione per quelli a Metano, che raggiungono complessivamente il 9,5% del parco nazionale circolante.

Continua l’affermazione della cosiddetta sharing mobility, sebbene con luci e ombre. Al palo i servizi convenzionali, cioè quelli in cui l’utente preleva e riconsegna i veicoli in parcheggi ben definiti, in espansione (con qualche eccezione) quelli “a flusso libero”, in cui il prelievo e la loro riconsegna possono avvenire in qualsiasi punto all’interno dell’area prevista dal servizio.

Non accenna a diminuire il numero di morti sulle strade delle nostre città e, come se non bastasse, ritorna a peggiorare la qualità dell’aria.

Sono i primi dati che emergono dal dodicesimo Rapporto sulla "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.

Venerdì 12 ottobre alle 12.00, alla Fondazione Marco Biagi di Modena saranno presentati tutti i dati e i record città per città e si scoprirà chi sarà ad aggiudicarsi il titolo di città più "eco-mobile" d'Italia. L’evento si inserisce nell’ambito della 18esima edizione di MobyDixit, la conferenza nazionale su Mobility management e Mobilità sostenibile, organizzata dall’associazione Euromobility insieme al Comune di Modena e cofinanziata dal programma Interreg Central Europe, nell’ambito del progetto europeo Movecit.