Il tema è stato al centro di un seminario organizzato dal Consorzio Integra a Bologna
La cooperazione è uno strumento essenziale di innovazione, l’innovazione si realizza cooperando. E’ quanto è emerso dal seminario organizzato a Bologna dal Consorzio Integra, la più grande realtà cooperativa in Italia per quanto riguarda il settore delle costruzioni e dei servizi, che conta più di 140 soci industriali, un portafoglio di 1,4 miliardi e un giro d’affari complessivo di circa 6 miliardi di euro. “Si fa un gran parlare di innovazione – spiega Aldo Soldi, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Integra – ma senza contenuti rischia di diventare una parola stanca. Dobbiamo dargli concretezza, idee e persone affinché acquisisca un senso compiuto. Se il nostro settore vuole riprendere a correre ha bisogno di innovazione lungo tutta la filiera: dalla progettazione ai materiali, dalla pianificazione alla sostenibilità”. Un concetto su cui è pienamente d’accordo Mauro Lusetti, presidente nazionale Legacoop, intervenuto al seminario: “Abbiamo bisogno di produrre cultura e conoscenza, nel momento in cui usciamo da un periodo così travagliato, sia per quanto riguarda la cooperazione sia, nello specifico, per quanto riguarda il settore delle costruzioni. Il convegno di oggi dimostra che c’è volontà di proseguire la nostra lenta risalita con lo sguardo rivolto al futuro e non al passato”. Di certo, ricorda Lusetti, “non ha aiutato l’applicazione delle modifiche della legislazione di riferimento, dal codice appalti al nuovo codice antimafia, senza una dovuta preparazione della pubblica amministrazione”. Di qui la necessità di puntare sull’innovazione: “Abbiamo bisogno – prosegue il presidente Legacoop – di ripensare nell’ottica di un’economia sostenibile, il nostro modo di fare. A partire dalla messa in sicurezza del territorio, del riutilizzo dell’esistente, del recupero di interi quartieri delle nostre città. In questo senso abbiamo bisogno di certezze negli investimenti dello Stato per la modernizzazione delle infrastrutture del Paese”. Anche perché, spiega il Direttore commerciale Macroarea Sede e responsabile Marketing e Centro Studi di Integra, Marco Aurelio Brandolini, curatore dell’osservatorio mensile sul settore, “i primi dati del 2018 parlano di una timida ripresa, ma siamo ancora lontanissimi dai livelli pre-crisi registrati nel triennio 2008-2009-2010. Basti pensare che nel 2008 il mercato valeva più di 23 miliardi e nel 2017 solo 15”. Tanto da far dire a Giancarlo Ferrari, direttore LegaCoop nazionale, che “dieci anni di crisi hanno cambiato la natura del modo di fare impresa e, in particolare, della cooperazione. Dopo questa traversata nel deserto – osserva – rischiamo di avere davanti una montagna da scalare: la transizione digitale”. E proprio per capire come applicare l’innovazione alla realtà, al seminario sono state portate le esperienze di due delle strutture più all’avanguardia nel settore: quella di Stress (designata dal MIUR soggetto attuatore del Distretto ad alta tecnologia sulle costruzioni sostenibili, oggi tra i più accreditati riferimenti nel settore dell’innovazione per le costruzioni nel Mezzogiorno) e quella di Habitech (Distretto Tecnologico Trentino per l’Energia e l’Ambiente, che ha come mission la trasformazione del mercato dell’edilizia).