Sarà il tempo a riempire lo spazio di The Italian Stone Theatre, il padiglione di Marmomac dedicato all'eccellenza litica italiana. Riflettendo sul valore simbolico e intrinseco di questo elemento, il tema scelto per l’edizione 2020 è infatti Time is Stone, filo conduttore delle mostre che saranno allestite sotto la direzione dei curatori Raffaello Galiotto, Vincenzo Pavan, Giorgio Canale e Paolo Criveller di ADI.
Dopo l’acqua nel 2018 e la natura nel 2019, il tempo rappresenta una naturale estensione dei temi che hanno caratterizzato il Padiglione 1 negli ultimi anni. Da sempre al centro della speculazione filosofica e intellettuale, il tempo è un aspetto immateriale che si trasfigura nella pietra, che al contrario è pura materia.
Il tempo abbraccia tutto nel suo scorrere e si confronta con lo spazio che lo accoglie e in qualche modo lo fa reale. Una concezione quasi hegeliana secondo cui il "il tempo è il concetto medesimo che è là", ossia è il concetto nell'elemento dell'esserci, dell'esistenza, quindi il tempo diventa qualcosa di fisico e reale, esteriorizzato, quasi tangibile come è appunto la pietra, elemento concreto per eccellenza.
Il nuovo Padiglione 1 è stato presentato alle aziende veronesi la scorsa settimana. Alla presenza di Elena Amadini, exhibition manager Area Stone & Design di Veronafiere, i curatori hanno infatti illustrato il tema generale e successivamente hanno presentato le mostre, come sempre realizzate da aziende italiane della pietra, dei macchinari e della tecnologia in collaborazione con architetti, designer e brand extra-settore. Domani la presentazione sarà fatta alle aziende del distretto di Carrara in occasione di un incontro presso Palazzo Binelli a Carrara.
Accanto alla tradizionale mostra di architettura, si rinnova l’appuntamento con Percorsi d’Arte – artisti che lavorano la pietra con l’ausilio delle macchine – e Brand & Stone 3.0 – marchi di arredo-design che collaborano con aziende per realizzare prodotti in marmo e pietra da inserire nelle proprie collezioni. Inoltre, sono previste due nuove mostre, una delle quali riproporrà giovani designer impegnati a confrontarsi con marmo e macchinari per la produzione di oggetti od opere litiche. Riconfermati anche il Wine Bar e il Ristorante d’Autore, due appuntamenti immancabili per ritagliarsi il giusto tempo di una pausa dalla frenesia della fiera.
Ciò che maggiormente distingue la pietra naturale dai prodotti artificiali e` il tempo, componente immateriale trattenuto all’interno del corpo litico da un legame indissolubile. Raccontare la pietra attraverso il tempo e` un modo per ritornare all’autenticità, alla verità inimitabile di cui oggi l’uomo, sempre più catturato dall’apparenza, necessita per riscoprire nuovi territori di creatività.